Al falso perbenismo dei giorni nostri
La mia perversione che incontra
La malinconica impossibilità
Che la fotocopia di me non riesce a far
uscire fuori
Dall’oblio affacciandosi al balcone
In cerca di un momento di tranquillità.
È una malinconia incurabile
La sua causa, ignota.
Aumenta con la consapevolezza di non
poter risolvere l’enigma
Un intraducibile lingua da lei creata
Spero di non contagiare nessuno
Povere anime ruotano attorno a me
Al contenitore a me affidato
Maneggiare con cura!!
Un altro giorno alle porte, aspetto
solo la luna
di petto affronto la notte.
Anonimo
"Porte"-"Notte"..
RispondiEliminaOra ci diamo alle rime "al mezzo" :D
Svet, adoro sempre di più i tuoi versi! F.
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