lunedì 10 dicembre 2012

Movimento No Triv Jonio!!

Lo staff di katangAround segnala:



Per i meno informati, si può accingere ad una corretta informazione riguardo la questione sul Blog ufficiale.
Vi riporto in basso l'ultimo articolo che troverete sul blog tratto dal ilmetapontino.it

POLICORO – Un sito internet e un gruppo su facebook per informare, divulgare iniziative, aggiornare gli utenti su iter amministrativi e legislativi in materia di estrazioni petrolifere, mettere in rete comunità interregionali prima e dopo la manifestazione del prossimo 17 dicembre (alla presenza della prof.ssa Maria Rita D’orsogna, fisico, grande esperta sull’argomento e considerata ‘la pasionaria del petrolio’. Noti i suoi 10 motivi per dire no alle estrazioni); un gazebo allestito e inaugurato nella serata di ieri nella piazza centrale di Policoro che sarà presidio aperto tutti i giorni. Questi gli strumenti presentati nel corso di una conferenza stampa dal comitato organizzatore del Movimento No Triv composto da diverse associazioni e liberi cittadini e che ha raccolto già oltre 1000 adesioni. “Riteniamo importante fare comunicazione sul web a costo zero ma di qualità, circostanziata. Aggiorneremo il portale da oggi al 20 gennaio sulle attività che riguarderanno l’evento del 17, speriamo in seguito diventi punto di riferimento per tutte le questioni di carattere ambientale che riguarderanno il nostro territorio”, ha chiarito Ottavio Frammartino di Policoro è tua. Dopo l’intervento dei sindaci dell’arco jonico e dell’alta Calabria, interessati dalle istanze di ricerca nel Mar Jonio della Shell (d73 F.R. - SH e d74 F.R. - SH) e dell'Apennine Energy srl (d148 D.R. - CS) - attesi tra l’altro martedì 11 dicembre dall’assessore regionale all’ambiente, Wilma Mazzocco, per concordare un parere regionale alla richiesta del Ministero dell'Ambiente sulle istanze di ricerca inoltrate dalle compagnie – la parola è dunque passata alle associazioni. “Prerogativa di questo comitato è senza dubbio salvare la risorsa mare da una minaccia così forte – ha detto Ivano Farina, portavoce di Karakteria - tentando di far partire proprio da Policoro una battaglia che possa coinvolgere tutto l’arco jonico, perché il problema riguarda tutti trasversalmente, senza distinzioni partitiche, senza distinzioni territoriali. Si devono sollevare reazioni che coinvolgano cittadini da un lato e istituzioni dall’altro, per questo abbiamo nominato un’equipe di avvocati che studia il caso specifico, sta preparando ricorsi al Tar e osservazioni da parte di associazioni e cittadini e il comitato si darà a breve una struttura. Con ogni mezzo ci opporremo alle trivelle”. Ad intervenire durante la conferenza anche la segretaria del Partito democratico di Policoro, Bice Di Brizio che con parole chiare ha espresso la sua contrarietà all’ipotesi trivelle in mare “Sono rappresentante del mio partito a Policoro, mi interessa questo territorio ed assumerò una posizione ferrea in sua difesa, posizione che porteremo fino alle estreme conseguenze. Le fa eco Nicola Vallinoto, rappresentante del partito di Bersani che ha aggiunto: “Come esponente del Pd dico che non ho condiviso quanto fatto dai nostri parlamentari dicendo sì a questo decreto. Lo sviluppo del territorio non proviene dalle estrazioni, lo abbiamo già visto. Il nostro sviluppo viene dal turismo e dall’agricoltura. Condivido le iniziative del comitato e dico che chiederò chiarimenti ai nostri rappresentanti e porterò qui un’informativa perché si capiscano come sono andate le cose”. “Non torneremo indietro, non ci fermeremo. Le nostre battaglie saranno pacifiche ma dure - ha proseguito Felice Santarcangelo di No Scorie Trisaia – non ci divertiamo a costituire comitati, ci costringono a farlo. La Regione non si nasconda dietro il dito del Governo, ha altre istanze di Shell e Appenine sulla terra ferma, cominciasse a bloccare quelle su cui ha competenza”. Allarme lanciato anche da un rappresentante degli imprenditori turistici di Metaponto: “Ancora una volta ci troviamo noi a dover difendere il nostro territorio scendendo in piazza perché non abbiamo rappresentanti politici che lo facciano e che al contrario lo hanno svenduto, ormai nelle mani di multinazionali”. Il Mediterraneo come l’Artico,l’Italia come il Texas grazie anche ad un quadro normativo semplificato: le compagnie petrolifere hanno qui in Italia un carico fiscale del 10% meno che in Norvegia e fino al 14% meno che in Inghilterra 8fonte Nomisma); royalties bassissime con il 10% sulle estrazioni onshore e solo il 4% su quelle offshore, con un’esenzione fiscale totale per le prime 50 mila tonnellate di petrolio prodotte all’anno. La manifestazione del 17 – assicurano - sarà solo l’inizio della battaglia.

E noi saremo lì...

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