domenica 10 giugno 2012

Quando un complimento non è gradito.

Essendo una ragazza, so quanto i complimenti da parte del sesso maschile siano ben accetti e aumentino l'autostima, ma è sempre così?
Vivendo ormai da qualche anno a Bari mi sono accorta che purtroppo troppe volte le ragazze sono oggetto di "complimenti" -forse chi li fa li intende in questo senso- che non aumentano l'autostima e non ci fanno sentire desiderate, ma al contrario causano una reazione di disgusto. 
Proprio oggi mi è capitato di sentirmi dire "sei stupenda, me le fai toccare?"... ditemi voi se è normale un comportamento del genere nel 2012? 

Forse l'evento, riconducibile a questa categoria, che maggiormente mi ha disgustata mi è capitato alla Feltrinelli, a mio avviso uno dei posti migliori della città per dare spazio alla mente arricchendo la propria cultura attraverso libri, musica e film. Ero con una mia amica e, un ragazzo passando tra di noi disse qualcosa come "ho il ***** lunghissimo...". Ho provato schifo semplicemente perché in un luogo dove si dovrebbe andare per aumentare il proprio grado di cultura non ritengo possibile che accadano episodi del genere che invece esprimono il degrado della cultura, il contrario di quello che dovrebbe essere il rispetto per una donna. 

Onestamente non mi ritengo una femminista, e anzi, ritengo addirittura ridicolo un movimento del genere in un periodo storico, come quello attuale nel nostro Paese in cui uomini e donne hanno gli stessi diritti e doveri; quindi a che serve combattere per dei diritti che abbiamo già? Perchè predicare l'uguaglianza sottolineando la differenza? Non è forse un paradosso?

Fortunatamente non viviamo in una situazione socio-politico-religiosa come quella dei Paesi islamici dove le donne sono costrette a seguire un particolare stile nel vestirsi che consiste nel coprirsi il viso con un burqa e, di conseguenza, perdere la propria identità.
Mi chiedo perché se in estate una ragazza volesse indossare una maglia scollata o un paio di shorts debba essere fatta oggetto di scherno, e provare anche vergogna per le frasi ricevute in determinate circostanze come l'andare a fare la spesa o il tornare a casa da scuola o dal lavoro.
Perché si è arrivati a questo punto?

Provo a mettermi nei panni dei ragazzi o degli uomini dalle quali bocche escono queste frasi e provo a chiedermi a che pro vengano dette... pensano davvero che una ragazza si possa fermare a parlare con loro oppure a causa di un meccanismo perverso provano del piacere nel momento in cui le dicono? 
Mi piacerebbe che le femminucce esprimessero la loro opinione a riguardo e che i maschietti provassero a darmi la risposta all'ultima domanda che ho fatto.

In ogni caso, cari ragazzi, se davvero incontrate per strada una ragazza che potrebbe interessarvi, non esordite con frasi del genere... il massimo che potreste guadagnare è una sberla! 
Mylo

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