domenica 17 giugno 2012

Lettera ad un PC ingrato

Caro computer,
non so se sarai mai in grado di capire cosa sto provando in questo momento. È bello ricordare il momento in cui il mio sguardo si è posato per la prima volta su quel display che ormai non c'è più, sostituito...

Immagino quel vecchio display abbandonato in un buco polveroso nell'attesa di essere raccolto da un qualsiasi estraneo e gettato indegnamente nel primo cassonetto o, se proprio è fortunato, “aperto in due” come una vagina che incontra un pene per la prima volta.

Dolce Personal Computer, non sai quante volte ripenso al primo momento in cui il mio dito ha sfiorato quel tastino, accendendoti in un “gioco erotico di luci e colori”. Ti ho amato fin dall'inizio e mi chiedo perchè, dopo tutto quel che ho fatto per te (ad esempio 70 euro per lo schermo nuovo), mi ripaghi così.

Ti chiedo semplicemente di lasciarti usare... non ti farò del male;
vorrei solo poterti possedere ancora un po', senza questa tua strana permalosità.
I miei leggeri schiaffi, non sono cattivi, ma sono un modo per stimolarti a dare il meglio di te.

Vorrei tanto che tu capissi quanto ti amo, oh mio adorato “PCino”.
In cosa sbaglio quando cerco di farti capire che SE TI ORDINO DI ANDARE PIU' VELOCE è per il tuo bene?!

Mio adorato “cuore elettronico”, in realtà so perché fai così; non è colpa tua, ma sei figlio di un “pappone” che ti vende per farti sfruttare e gettare via, cosicchè possa crearne altri, schiavi dello stesso destino.

Io non voglio che ciò accada tra di noi...
Sei il mio primo e unico! 

Ti bacio sul tuo hard disk.
Tua scheda Madre.

1 commento:

  1. Bell'articolo, come al solito, ma con la novità in alto a destra come siamo messi??

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