Salve. Quest'oggi abbandono la mia vena lirica ed endecasillabica per affrontare un tema su cui spesso la nostra generazione sorvola...
Si parla di tanto crisi economica ma sono solo in pochi ad interessarsi della crisi culturale che affligge la variegata gioventù italiana.
Quando si parla di ignoranza collegata all'Italia, si pensa subito al sud, come se fossimo dei "conduttori di greggi" le cui uniche conoscenze sono i pochi chilometri di natura che circondano le nostre abitazioni... Mi escludo dall'essere razzista ma credo che un paio di righe sui giovani del nord bisogna produrle.
Al sud saranno le condizioni precarie in cui si versa, non volute da noi giovani ma dalla disorganizzazione politica e soprattutto dalle amministrazioni comunali, a far sì che noi giovani non disponiamo di mezzi a disposizione per acculturarci, in quanto, soprattutto nei paesini di poche migliaia di anime, mancano librerie e biblioteche e non si organizzano incontri o eventi in cui si diffonda un qualcosa di costruttivo.
Essendo nata e cresciuta al sud non conosco le abitudini settentrionali ma una cosa è certa: le cose non vanno meglio lì!! Ho potuto constatare di persona, parlando con una adulta lombarda, che i suoi conterranei la pensano come lei, ovvero che la povertà del sud impedisca l'emancipazione.
Io penso che la cultura non sia un qualcosa che dipenda dalla zona in cui si vive, ma piuttosto che sia una questione personale... se uno ha voglia di acculturarsi lo fa, se non vuole, no!
Ormai tutti hanno i mezzi a disposizione per poterlo fare. Il web non serve soltanto per chattare tramite "social networks", ma permette di fare ricerche approfondite e di documentarsi su argomenti vari e disparati (vedi wikipedia). Personalmente, penso che di giovani vogliosi di conoscere la realtà che li circonda, di leggere, di partecipare a mostre, incontri e quant'altro nel sud ce ne siano parecchi, e questo non deve essere sottovalutato.
"Svetlana"
l'ignoranza genera divisione!!
RispondiEliminaNord vs Sud è un evergreen. Spesso si fa un abuso spropositato di luoghi comuni e stereotipi tra le due culture tale da costituire in alcuni casi scene alquanto ridicole degne di un salotto di Barbara D'urso. Io sono cresciuta in una zona del Sud spesso dimenticata da tutti, e avendo avuto modo di confrontarmi con ragazzi del Nord, non mi sono sentita da meno. Come dici tu, la conoscenza è dettata dall'interesse e dalla voglia, però d'altro canto non si può negare che noi di opportunità per curare i nostri interessi ne abbiamo molte meno. Penso che avere un bagaglio culturale consono alla "sopravvivenza" nella giungla dovrebbe essere un dovere. Perciò, indipendentemente dalla provenienza geografica,andrebbe premiato chi sa, e mi auguro che sia sempre così. F.
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