giovedì 9 febbraio 2012

" Neve, Politica e speranze".

Nel caos che imperversa in Italia negli ultimi giorni, tra disagi causati dal freddo e la solita crisi che sembra non abbandonarci mai, non poteva assolutamente mancare il commento di Mario Borghezio. L'europarlamentare leghista si è pronunciato sugli ultimi eventi metereologici che hanno sconvolto l'Italia negli ultimi 4 giorni, in particolare il centro e il sud dello Stivale. "Certi meridionali non hanno voglia di spalare, come di lavorare" ha detto il simpatico Mario in un'intervista a KlausCondicio. Cosa ben più strana, nessuno si è pronunciato contro l'europarlamentare, e ipotizziamo che le cause possano essere due: che ci sia una clamorosa verità nelle sue parole, o che, ormai tutti avvezzi alle "borgheziate" nessuno ci abbia dato peso. Evidentemente propendiamo per la seconda ipotesi, e forse dovremmo indignarci ancor di più, visto che, tecnicamente, il suo ruolo è quello di rappresentare il suo (nostro?) stato all'Unione.

Certamente, il nord Italia è più attrezzato rispetto al Mezzogiorno, ma Borghezio non ha pensato alla delicata situazione in cui l'Italia versa (oltre al suo innato buon senso) e al fatto che l'Esercito Italiano ha chiesto sovvenzionamenti ai Comuni colpiti dalle intemperie. Comuni che hanno girato le spese allo Stato, che di pagarne non ne vuole sapere. Il sindaco di un piccolo paese in provincia di Urbino si è visto recapitare un preventivo di 800 euro giornalieri per le spese di vitto, alloggio e noleggio bobcat e spazzaneve; offerta che il primo cittadino ha ovviamente rifiutato.

Probabilmente non è il momento giusto per indignarsi di fronte alle cialtronerie di un uomo che purtroppo deve rappresentarci, ma, a crisi finita, sarebbe doveroso tirare le somme, e magari qualche collo. Non dimentichiamo che la "colpa" per la presenza di questa classe politica è direttamente, o indirettamente del popolo. Dimentichiamoci delle crisi, dei politici e di chi utilizziamo come capro espiatorio. Combattiamo il nemico comune, combattiamo l'ignoranza, che è la più grossa arma impropria che rivolgiamo contro noi stessi. Chiudo con una speranza e, come sempre, una citazione : "la crisi è la più grande benedizione per gli uomini e per le nazioni, perchè la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte scura". L'ha detto Einstein nel lontano 1930, non uno del Popolino.

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