martedì 29 gennaio 2013

Katanga Express: Giunti quasi alla fine 1° parte!!!

<< La mia è solo una supposizione >> disse mia cognata con un tono a dir poco shakespeariano. 
<< Mmh dunque i nostri primi sospetti ricadono su Ivan. Alto, con una certa corporatura ecc ecc>> continuò dicendo.
<< Nostri?? Da quando lavori come detective?? La signora in giallo ti ha rovinato Cummà>> dissi interrompendo un monologo che già durava da troppo tempo. 
<< Non dobbiamo saltare a conclusioni affrettate!!!>> mi ripetevo in mente.
Ci furono alcuni minuti di assoluto silenzio intervallati solo da un fastidioso vociare proveniente dal Bar lì sotto. 
Dopo questo “interessante” e misterioso dialogo con mia cognata decisi di armarmi di Santa pazienza e di mettermi alla ricerca della bacucca perduta. 
Portai prima mio figlio e mia cognata a casa e solo in seguito, da detective improvvisato, ritornai sotto casa di mia suocera per iniziare le ricerche sperando però che il mistero si fosse già risolto. 

Quando ritornai trovai già i carabinieri all’opera. Senza saper leggere né scrivere stavano mettendo sotto torchio il badante, ma lui come un pugile messo all'angolo rispondeva agli attacchi senza cedere di un millimetro o far trasparire qualcosa che potesse risolvere il mistero. 
Tutti i vecchietti che di solito stazionano nel bar sotto la casa, come è solito fare nei piccoli paesini, porgono l'orecchio in attesa di buone nuove... 

Passò una buona mezz'ora ma non riuscirono a cavare neanche un ragno dal buco. 
<< Mmh qui ci vorrebbe proprio il detective Conan.>> 
Comunque come in ogni paese che si rispetti la storia si era allargata a macchia d'olio passando da bocca a bocca aggiungendo particolari sempre nuovi che nemmeno i diretti interessati sapevano. 
Ma ora che ricordo bene, oggi è Martedì, giorno in cui una fisioterapista faceva visita alla signora per fargli fare quegli esercizi affinché si potesse salvare il salvabile. Avendo problemi di respirazione, la signora doveva svolgere periodicamente alcuni esercizi per mantenere i muscoli del petto con una tonicità tale da non occludere la cassa toracica. 
Allora corsi da mia moglie a ricordargli questo particolare ma lei freddamente mi rispose: 
<<Sherlock Holmes dei poveri, c'eravamo già arrivati infatti è stata fatta chiamare urgentemente.>> 
<<Ah vabbù!>> 
Allora mogio mogio continuai ad osservare la stanza, più precisamente la cucina dove mia suocera stazionava per quasi tutto il giorno. 

<<Se i numerosi film che ho visto mi hanno insegnato qualcosa, bisogna prestare attenzione a qualsiasi particolare. Questa è una stanza grande con il balcone che dà sulla stazione e da alcuni mesi passano più cani che treni. Il palazzo non è molto abitato, in quanto sono tutte case che vengono affittate a vacanzieri habitué, anche se al piano di sotto abita una famiglia molto affezionata a mia suocera. La andavano spesso a trovare, e da come ci riferiva sempre Ivan le portavano a volte cose da mangiare. 
Mmh forse andrebbe interrogata al gran completo.>>
Nemmeno il tempo di finire di pensare la frase nella mia mente che il signor e la signora del piano di sotto entrarono tutti affannati. 

<<Azz, ho l'intuito di un cerbiatto, ma lento come un pachiderma che vuole scappare via dal feroce nemico, ma preferisce rotolarsi nel fango in cerca di ristoro>>. 

Vabbù ci vuole una altro caffè, allora decisi di scendere. Al bar già si raccontava la storia con minuziose descrizioni.

...to be continued...

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